Cappe per ristoranti senza canna fumaria

Cappa senza canna fumaria

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Buongiorno, sono “MARIO ROSSI” e vorrei aprire un ristorante piccolo con cucina piccola in centro storico con una cappa senza canna fumaria, posso sapere la possibilità e il costo,

Domande d’obbligo

1-            che cosa deve cucinare,

2-            tipo di cottura (elettrico, gas, legna)

3-            e quanto e’ grande il piano cottura?

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Risposta

Ho una cucina piccola di venti metri quadri, e avremmo una friggitrice due vasche, un fry-top per cuocere carne hamburger, una quattro fuochi, e un forno a convenzione.

Ammazza!  Chiamalo piccolo, un ristorante completo.

Analizziamo e facciamo una riflessione.

Per poter fare la cucina e non ce la possibilità di avere una canna fumaria.

–              serve l’autorizzazione del AUSL che vi devono rilasciare una deroga (Normativa EN16798-2018)

–              per poter esercitare con utilizzo della cucina senza canna fumaria (applicando la normativa europea rettificata in Italia)

–              La norma generale di riferimento per l’evacuazione dei vapori di cottura è la UNI7129 (UNI EN 13779:2008 ora sostituita dalla Normativa EN16798-2018, che consente lo scarico diretto a parete solo se l’emissione dei fumi risulta declassificata da EHA4 a EHA2, tramite filtrazione e abbattimento degli inquinanti.)

–              le AUSL non hanno obbligo ma rilasciano la deroga solo dopo essere convinti che il trattamento e i sistemi di per la purificazione dell’aria, vapori, fumi, odori è assoluto

–              è verrà fatto con macchinari che garantiscono almeno sulla carta il trattamento quasi assoluto

–              e in caso di lamentele dalla parte dei vicini intervengono e possono revocare la deroga concessa.

Tutte le attrezzature sotto cappa devono essere elettriche, (tassativo) salvo disposizioni diverse e autorizzazioni delle AUSL.

–              Serve per forza la fuoriuscita dell’aria trattata all’esterno (per volumi di una certa importanza) norma UNI 11528 (eccetto per il comune di Roma, qui sa situazione e’ complessa ma fattibile)

–              e gli ambienti cucina devono avere un ricambio dell’aria a norma di legge (salubrità dei locali stessi citata dalla UNI 15251)

Andiamo a ridimensionare la cappa,

– e’ opportuno che il cliente ci fornisce il layout, uno schizzo anche fatto a mano in via pre eliminare

– ma in mancanza facciamo due conti approssimativi.

– Friggitrice 70 cm

– Fry-top 80 cm

– Cucina 90 cm

– Forno 90 cm

Il piano cottura avrà una larghezza di 330 cm.

Dovremo stabilire le dimensioni della cappa.

–              piano cottura più’ 30cm per ogni lato libero

Dimensioni cappa 390cmx120cmx55cmh

Con una velocità sotto cappa di 0,5 m/s parliamo di 8500,00mc/h.

Con Questa portata d’aria da trattare sarebbe un problema solo l’aspirazione figuriamoci il trattamento assoluto.

Non ci fasciamo la testa e facciamo dei calcoli

Per il trattamento utilizziamo la nostra tecnologia e la nostra esperienza

Centralina ARTURO 10.000,00mc/h (una tolleranza di 20% in più consigliato)

 Arturo il Depuratore senza canna fumaria
Arturo il Depuratore senza canna fumaria

Generatori di ozono per trattamento degli odori con capacita di produzione 2 x 40 g/h 80g O3 all’ora

Sistema di trattamento fumi con sistemi a plasma industriali

In fine immissione dell’aria all’interno del sistema per una compensazione di 4200mc/h.

Questo sistema da solo può’ compensare la spesa entro 3-4 anni in quanto non richiede né il riscaldamento e né il raffreddamento con un risparmio energetico di circa 12kw all’ora.

Garanzie su questo sistema di trattamento

Sulla carta questo sistema è un trattamento assoluto ed ha un costo da tenere in considerazione, comunque superiore dell’montaggio di una canna fumaria, non vi voglio spaventare ma l’aspirazione e’ una cosa importante e in questo caso anche seria

L’impianto di aspirazione non e’ solo avere una cappa, ma che questa faccia il suo lavorando nelle condizioni ottimali, ed e’ soggetto di certificazione a norma di legge.

L’impianto proposto si può diminuire e ridimensionare, riducendo le dimensioni del piano cottura, si riduce la portata d’aria massima.

Questi nostri impianti sono montati presso rosticcerie ristoranti sparsi per l’Italia e hanno risultati incontestabili.

Per arrivare trattare in modo eccellente, ci sono voluti più di dieci anni di ricerche continue, sperimentazioni e produzioni vari, prodotti innovativi, per diminuire i costi proibitivi per noi e per il cliente, ma con il nostro staff tecnico e i nostri collaboratori siamo riusciti a produrre tutto in azienda avendo la certezza che i macchinari installati sono il top, e la garanzia per essere tranquilli.

Una cosa e’ importante, se mi chiami, tu hai un problema che non puoi risolvere da solo o con le tue conoscenze, per ciò vi consigli di pretendere il risultato per iscritto prima, ma lasciami fare il mio lavoro.

Evitare di chiedere informazioni se non siete esperti nella materia, il progetto è soggetto di segreto industriale per ciò e vietato la riproduzione dell’impianto fai da te.

Noi siamo esperti e certifichiamo ciò che montiamo, lo dimostrano i riconoscimenti e le certificazioni.

Evitare di chiedere informazioni se non siete esperti nella materia, il progetto è soggetto di segreto industriale.

https://www.etcgroupsrl.com/cappa-senza-canna-fumaria

 

 

Trattamento odori friggitoria Sicilia

Impianto di trattamento con ozono e elettroscatico

Trattamento odori friggitoria Sicilia

Nuovo servizio certificato per l’installazione, manutenzione centraline ai carboni attivi in Sicilia con sede a Palermo.

Si propone assistenza tecnica qualificata e certificata, alta qualità dei prodotti certificato

Forniamo assistenza anche sui Abbattitore di fuliggine ad acqua per forni a legna per pizza, forni a legna di grandi dimensioni per panifici, caldaie a biomassa, girarrosti per polli a legna, per uno o venti forni contemporaneamente, griglie a carbone per la cottura della carne, pollame …..

Nuova Normativa UNI EN ISO 16890:2017

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A giugno 2018 è entrata in vigore la nuova normativa UNI EN ISO 16890:2017, che porta sostanziali cambiamenti nei metodi di prova e nella classificazione dei filtri dalle classi G alle classi F (Normativa UNI EN 779:2012), utilizzati nei comuni sistemi di ventilazione.

Norma numero : UNI EN ISO 16890-1:2017

Titolo : Filtri d’aria per ventilazione generale – Parte 1: Specifiche tecniche, requisiti e sistema di classificazione dell’efficienza basato sul particolato (ePM)

La Norma Recepisce:

EN ISO 16890-1:2016

La Norma  Adotta:

ISO 16890-1:2016

Commissioni Tecniche: [CTI – Materiali, componenti e sistemi per la depurazione e la filtrazione di aria, gas e fumi]

Data entrata in vigore: 23 marzo 2017

Sommario:

La norma stabilisce un sistema di classificazione dell’efficienza dei filtri per ventilazione generale basato sul particolato (PM). Questa parte della norma fornisce una descrizione delle procedure di prova, specifica i requisiti generali per la valutazione e la marcatura dei filtri così come per la documentazione dei risultati di prova. La norma è destinata ad essere utilizzata congiuntamente con la ISO 16890-2, ISO 16890-3 e ISO 16890-4.

La norma si applica agli elementi filtranti aventi un’efficienza di filtrazione del PM1 non superiore al 99% quando testati con le procedure definite dalla norma stessa.

La normativa approvata con il 100% dei voti dai paesi partecipanti ai comitati tecnici CEN e ISO sostituisce le Norme americane ASHRAE 52.2 e le norme Europee UNI EN 779:2012.

Nelle ISO 16890:2017 i filtri non sono più suddivisi in classi d’efficienza grossolane (G), Medie (M) o Fini (F), ma verranno suddivisi in 4 classi:

ISO Coarse, ISO ePM 10 , ISO ePM 2,5 ed infine ISO ePM 1.

 

Tabella di confronto classificazione secondo UNI EN 779:2012 e UNI EN ISO 16890:2017

Gruppo UNI EN 779:2012 UNI EN ISO 16890:2017
CLASSIFICAZIONE
Iso Coarse ePM 10 ePM 2,5 ePM 1
Grossolano G1

G2

G3

G4

40%

70%

80%

90%

n/d

n/d

n/d

n/d

n/d

n/d

n/d

n/d

n/d

n/d

n/d

n/d

Medio M5

M6

n/d

n/d

Da 50% a 55%

Da 65% a 70%

Da 10% a 35%

Da 50% a 55%

Da 5% a 20%

Da 20% a 40%

Fine F7

F8

F9

n/d

n/d

n/d

Da 80% a 85%

Da 90% a 95%

Da 95% a 100%

Da 70% a 75%

Da 80% a 85%

Da 90% a 95%

Da 60% a 65%

Da 75% a 80%

Da 85% a 90%

Classificazione dei filtri per ventilazione generale secondo Normativa UNI EN 779 REV

Norma numero : UNI EN 779:2012

Titolo : Filtri d’aria antipolvere per ventilazione generale – Determinazione della prestazione di filtrazione

Recepisce:

EN 779:2012

Commissioni Tecniche : [CTI – Materiali, componenti e sistemi per la depurazione e la filtrazione di aria, gas e fumi] Data entrata in vigore : 07 giugno 2012

Data ritiro : 01 luglio 2018

Sommario : La norma contiene i requisiti che devono essere soddisfatti dai filtri antipolvere. Essa descrive i metodi di prova e il banco di prova per misurare le prestazioni di un filtro.

La presente norma europea si applica ai filtri d’aria con un’efficienza iniziale minore del 98% rispetto a particelle di 0,4 micron. I filtri devono essere sottoposti a prova con una portata d’aria compresa tra 0,24 m3/s (850 m3/h) e 1,5 m3/s (5 400 m3/h).

Il CEN (Comitato Europeo di Normazione) attraverso la bozza finale della Norma EN 779, ha stabilito una classificazione dei filtri in due gruppi in funzione dell’efficienza di filtrazione dopo un procedimento di scarica dei materiali caricati elettrostaticamente.

I filtri per polvere grossa (Classe G) sono sottoposti a prova di tipo gravimetrico, mentre i filtri per polvere fine (Classe F) sono provati con metodo spettrale.

A seconda del valore di efficienza media, rispettivamente ponderale e frazionaria con particolare riferimento alla particella di 0.4 μm, i filtri sono poi suddivisi in classi di filtrazione con valore numerico da 1 a 9.

La norma UNI 10339 invece definisce a media efficienza (M) i filtri di classe da 1 a 4 e ad alta efficienza (A) quelli di classe da 5 a 9, specificando che questi ultimi devono essere preceduti da filtri della categoria precedente.

 

Classe del filtro secondo EN 779 Efficienza media ponderale Am% Efficienza media per particelle di 0.4 μm Em% Classe del filtro secondo UNI 10339 Efficienza di filtrazione
G1 Am < 65 / 1 M
G2 65 ≤ Am < 80 / 2 M
G3 80 ≤ Am < 90 / 3 M
G4 90 ≤ Am / 4 M
M5 / 40 ≤ Em < 60 5 A
M6 / 60 ≤ Em < 80 6 A
F7 / 80 ≤ Em < 90 7 A
F8 / 90 ≤ Em < 95 8 A
F9 / 95 ≤ Em 9 A

Classificazione dei filtri assoluti hepa e ulpa secondo normativa UNI EN 1822

Norma numero : UNI EN 1822-1:2019

Titolo : Filtri per l’aria ad alta efficienza (EPA, HEPA e ULPA) – Parte 1: Classificazione, prove di prestazione, marcatura

Recepisce:

EN 1822-1:2019

Stato : IN VIGORE

Commissioni Tecniche : [CTI – Materiali, componenti e sistemi per la depurazione e la filtrazione di aria, gas e fumi]

Data entrata in vigore : 16 maggio 2019

Sommario: La norma si applica ai filtri per l’aria ad alta ed altissima efficienza e a bassissima penetrazione (EPA, HEPA e ULPA), utilizzati nel campo della ventilazione e del condizionamento dell’aria, come pure in processi tecnologici quali la tecnologia delle camere bianche o dell’industria farmaceutica. Essa stabilisce un procedimento per la determinazione dell’efficienza sulla base di un metodo di conteggio delle particelle per mezzo di un aerosol liquido (o in alternativa solido) di prova e permette di classificare questi filtri, in modo normalizzato, in funzione della loro efficienza.

La classificazione dei filtri assoluti è stata definita da parte del CEN con la nuova norma EN 1822 costituita da 5 parti; il nuovo metodo con la prova consente di rilevare in due fasi l’efficienza di filtrazione nei confronti delle particelle della dimensione più critica.

La prima fase della prova è rivolta all’esame delle prestazioni del media filtrante ad una velocità corrispondente alle condizioni reali di funzionamento del filtro e consiste nella determinazione della grandezza critica delle particelle di massima penetrazione (MPPS).

La seconda fase consiste nel provare il filtro finito in modo da determinare l’efficienza di filtrazione nei confronti delle particelle MPPS; in questo modo il filtro assoluto può essere classificato di grado E10 e E11 devono essere effettuate prove di tipo per la misura dell’efficienza globale; oltre a ciò gli elementi filtranti di classe E12 sono sottoposti anche a un controllo individuale per verificare l’assenza di eventuali perdite. Per i filtri con efficienza superiore alla classe E12 è invece necessario un collaudo individuale a scansione per la ricerca di eventuali perdite attraverso un’attenta verifica della penetrazione locale con determinazione dell’efficienza.

Attraverso questi metodi sono classificati 8 diversi gradi di efficienza di filtrazione.

UNI 10339

Titolo: “Impianti aeraulici per la climatizzazione – Classificazione,

prescrizioni e requisiti prestazionali per la progettazione e la fornitura”.

Sommario

La norma specifica la classificazione degli impianti, la definizione dei requisiti minimi degli stessi e i valori

delle grandezze di riferimento per il loro funzionamento, l’individuazione degli elementi che il committente

deve indicare nella richiesta di offerta e di quelli che il progettista e/o fornitore degli impianti devono indicare

nella relazione di progetto e/o nella presentazione dell’offerta. Scopo della norma è la corretta individuazione

dei requisiti ambientali e delle caratteristiche impiantistiche atti a consentire gli auspicati livelli di comfort, di

tutela della salute delle persone e di efficienza energetica del sistema Edificio-Impianto.

La norma UNI 10339 (in revisione da parte del CTI) definisce gli elementi filtranti ad altissima efficienza anche filtri assoluti (AS) e raccomanda che siano preceduti da prefiltri delle categorie M e A definite in precedenza.

 

 

 

Classe del filtro Efficienza globale/integrale MPPS E% Penetrazione globale/integrale MPPS P% Efficienza locale
MPPS E%
Penetrazione locale
MPPS P%
Classe del filtro secondo UNI 10339 Efficienza di filtrazione
E10 85 15 / / 10 AS
E11 95 5 / / 11 AS
E12 99.5 0.5 / / 12 AS
H13 99.95 0.05 99.75 0.25 13 AS
H14 99.995 0.005 99.975 0.025 14 AS
U15 99.9995 0.0005 99.9975 0.0025 15 AS
U16 99.9999 0.00005 99.99975 0.00025 16 AS
U17 99.999995 0.000005 99.9999 0.0001 17 AS

 

 

 

Impianti di depurazione fumi in Sicilia

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Impianto ai carboni attivi senza canna fumaria a Palermo

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“La cappa ai carboni attivi “
La cosiddetta cappa carboni attivi è un prodotto obsoleto nato 40 anni fa per sodisfare esigenze di trattamento dei fumi e degli odori ma senza risultato, chiamarlo dispositivo “senza canna fumaria”  e’ una dichiarazione falsa ai limiti di truffa.

Impianto di trattamento con ozono e elettroscatico
La cappa ai carboni attivi ha al suo interno filtri tipo G2, in rete, G3 in pail, e filtri piani ai carboni attivi, con capacita di 6-7 kg di carbone attivo per metro lineare.
La quantità del carbone attivo determina il trattamento in questo sistema di cappa, calcolando che 7 kg di carbone attivo che contiene una cappa di un metro e portata d’aria di 1000-1300 mc/h. Questa quantità non e’ sufficiente ne anche per una cappa di casa.

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Secondo la classificazione UNI 13779 delle emissioni in atmosfera con scarico diretto a parete, ciò può essere valutato dalle AUSL di competenza solo se l’emissione derivante dalla cottura risulta declassificata da EHA4 ad EHA2” le cappe ai carboni attivi e addirittura la maggior parte delle centraline ai carboni attivi venduti nei siti eCommerce non sono in grado di sodisfare questo requisito.
Tutte le centraline ai carboni attivi con quantità di carbone attivo inferiore di 15 kg per 1000 mc/h e filtri del tipo G4 non possono essere prese in considerazione.
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