Trattamento d’aria Industrie insalubri Lavanderie

Trattamento d’aria Industrie insalubri Lavanderie

le norme di riferimento a  Industrie insalubri

Va chiarito quali sono le industrie insalubri. La norma   dice che “le manifatture o le fabbriche che producono vapori, gas o altre esalazioni insalubri o che sono pericolose per la salute degli abitanti sono suddivise in due classi. La prima classe comprende quelle che devono essere isolate nelle campagne e tenute lontane dalle abitazioni; la seconda quelle che richiedono speciali cautele per l’incolumità del vicinato.

Il Testo Unico delle leggi sanitarie (RD 27/07/1934 n. 1265) all’art. 216 stabilisce che “Le manifatture o fabbriche che producono vapori, gas o altre esalazioni insalubri o che possono riuscire in altro modo pericolose alla salute degli abitanti sono in un elenco diviso in due classi:

1.La prima classe comprende quelle che devono essere isolate nelle campagne e tenute lontane dalle abitazioni;

Una attività che rientra nella prima classe può però essere autorizzata in un centro abitato a condizione sia data prova che il suo esercizio non reca danno alla salute del vicinato perché sono stati adottati nuovi metodi produttivi o speciali cautele.

Industrie insalubri LAVANDERIE
Industrie insalubri LAVANDERIE

Lo stesso articolo prevede anche che in caso di trasferimento della sede operativa oppure ampliamento dei locali destinati alle lavorazioni insalubri, si deve darne comunicazione (allo Sportello Unico delle Attività Produttive –  SUAP)  almeno quindici giorni prima dell’inizio dell’attività.

In particolare per la classificazione delle industrie insalubri l’attuale norma di riferimento é il Decreto Ministeriale 5 settembre 1994 recante “Elenco delle industrie insalubri di cui all’art. 216 del testo unico delle leggi sanitarie”

Questa norma prevede infatti due liste, industrie di prima classe ed industrie di seconda classe. Nella sezione “C – Attività industriali” della “Seconda classe”  ci sono proprio le lavanderie a secco.

2.La seconda quelle che esigono speciali cautele per l’incolumità del vicinato”.

Un’industria è individuata come “insalubre” dal Servizio di igiene pubblica della ASL competente per territorio.

Il DM 5/09/1994 suddivide le industrie insalubri in due parti, che comprendono le industrie di I^ classe e quelle di II^ classe.

Le classi sono definite in base:

– alle sostanze chimiche (produzione, impiego e deposito),

– ai prodotti e materiali impiegati (produzione, lavorazione, formulazione e altri trattamenti),

– oltre che al tipo di attività industriali.

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